Un campione tra noi. Stefano Sturaro, classe 1993, ex Ospedaletti e Sanremese ora centrocampista in forza alla Juventus, parla in esclusiva ai nostri microfoni della sua decisione di dare un’occasione alle giovani promesse del l’Ospedaletti Calcio dedicando il suo contributo alle squadre del settore giovanile, alla cui dirigenza vi sono il Presidente Roberto Rodo, Luca Barbagallo e Fulvio Alasia.
Cosa si prova a segnare il primo gol in Champions League, ad una squadra di rilevanza internazionale come il Bayern Monaco? “Segnare un gol al Bayern Monaco mi ha regalato un’emozione indescrivibile che sicuramente ricorderò per sempre, una bella iniezione di fiducia in vista della partita di ritorno".
Quali sono i segreti per arrivare a giocare in Serie A? “La cosa essenziale è la determinazione: quella ti permette di non mollare mai, superare i propri limiti cercando di migliorare ogni giorno per poi arrivare a vincere”.
Hai giocato sia nell’Ospedaletti che nelle giovanili della Sanremese, a quale squadra ti senti più legato? “Affettivamente ho nel cuore la Sanremese perché lì mio padre giocava come mediano. Questa squadra mi ha permesso di crescere molto calcisticamente facendomi approdare successivamente al Genoa”.
Volgendo lo sguardo verso le giovanili dell’Ospedaletti, quanti nuovi “Sturaro” possono uscire dalla provincia di Imperia? “Ne possono uscire all’infinito. La cosa principale è avere forza interiore perché, personalmente, alcuni allenatori mi hanno permesso di crescere molto, soprattutto come uomo, ma è grazie a quella e a tanto impegno che ho potuto fare il grande salto. Il mio pensiero è andato alle giovani promesse ed è per questo che ho voluto porre attenzione al settore giovanile dando il mio contributo, al fine di permettere ai bambini e ragazzi che ne fanno parte di ricevere un’educazione calcistica di rilievo, non vederli solo effettuare giri di campo e stretching perché credo che un atleta abbia bisogno anche di altri tipi di preparazione per migliorarsi. Io non ricopro un ruolo primario ma ciò è affidato al Presidente Roberto Rodo e a Luca Barbagallo: l’obiettivo del loro lavoro all’interno delle giovanili è quello di portare ad alti livelli il maggior numero di atleti meritevoli che militano in queste squadre e, perché no, prepararli per ottenere importanti chance nel mondo del calcio. Il nostro progetto è una realtà che le altre società della provincia non possiedono”.
Cosa consigli dunque ai giovani che sognano una carriera calcistica? “Consiglio di metterci passione e provarci. Sempre. Perché se non si ha dedizione è meglio indirizzarsi ad altro”.
Grazie a Stefano Sturaro. Ci lasci un saluto speciale per Rivierasport.it e i suoi lettori? “Un saluto a tutti i lettori di Rivierasport.it e…in bocca al lupo!”.














