A pochi giorni dal pareggio ottenuto dall'Albissola contro la Lucchese e valso la salvezza ai biancocelesti (salvo ribaltoni clamorosi provenienti dalle aule di qualche tribunale), Rino Lavezzini è intervenuto telefonicamente ai microfoni di Campuswave Radio (la web-radio dell'Università di Genova che trasmette dal Campus di Savona). Ecco quanto dichiarato dal tecnico dei ceramisti ai microfoni dell'emittente universitaria:
"Era importante raggiungere questo traguardo per la città e per la società, che era il primo anno che si affacciava ad un campionato così difficile - ha dichiarato l'esperto mister di Fidenza - riuscire a salvarsi penso che sia stata una cosa bella anche per l'immagine di tutti".
Lavezzini ha svelato poi alcune impressioni sulla sua avventura in biancoceleste:
"Da quando sono arrivato ogni giorno ho sempre visto in questa squadra un miglioramento, ma più del miglioramento ho visto giocatori che avevano voglia di lavorare, di salvarsi, di dimostrare insomma che non erano gli ultimi della classe. Se diamo i punti alle altre squadre effettivamente saremmo ultimi, ma guardando i risultati che abbiamo fatto contro Lucchese e Cuneo oppure con il Siena, che sono squadre che potrebbero arrivare a fare i play off, io dico 'allora siamo una squadra che poteva fare molto di più di quello che abbiamo fatto'. I motivi non li conosco, però credo che questa squadra abbia dei valori sia morali che tecnici per non essere nella classifica in cui è in questo momento".
Gian Piero Colla, amministratore delegato dell'Albissola, sabato scorso ha blindato il suo allenatore specificando però che il futuro di Lavezzini potrebbe non essere sulla panchina albissolese: "Mister Lavezzini ha fatto un miracolo e resterà comunque con la famiglia, o con un ruolo o con un altro, perché è un uomo di grande esperienza".
"Non capisco cosa voglia dire sotto un'altra veste, il mio compito è fare l'allenatore poi dopo non so che proposte la società mi possa fare - le parole di Lavezzini a proposito della riflessione dei vertici societari - capisco che il presidente e l'amministratore delegato vogliano creare una società un po' più professionistica, nel senso che manca qualche personaggio in grado di far crescere anche il livello societario: insomma personaggi che sono nel mondo del calcio. La squadra ha bisogno di presenze: il presidente ha una grossa azienda, c'è bisogno di gente che lavori non solamente sotto l'aspetto tecnico, ma anche sotto l'aspetto dirigenziale. Almeno questo mi sembra di aver capito".
A seguire, il punto in vista dell'ultimo impegno di campionato in programma sabato prossimo:
"Noi andremo ad Alessandria per giocarci la partita, invece il direttore della Lucchese ha detto che è già scontata la nostra sconfitta. Siccome non mi fido di nessuno, non mi fido di dire che siamo già salvi pensando che al Cuneo possano ridare dei punti. Non si capisce ancora oggi com'è la situazione, per essere sicuri voglio che andiamo ad Alessandria per giocarci la partita e portare via se possibile 3 punti utili per avere ulteriore certezze e per avere una classifica migliore. Il nostro campionato diventerebbe un po' piu interessante e un po' meno brutto nella classifica originale".
In conclusione, i ringraziamenti a tutti coloro che hanno sostenuto lui e i suoi ragazzi nella corsa per la permanenza tra i professionisti:
"Colgo l'occasione per ringraziare tutti quei tifosi che sabato erano sulle tribune e si sono fatti sentire: i nostri ragazzi, essendo così giovani, hanno bisogno di queste cose e loro anche sull'1-0 per gli avversari ci hanno dato quel contributo in più per dimostrare quello che siamo. Voglio ringraziare tutti perché questo successo, cominciando dalla presidenza e arrivando ai tifosi, ce lo siamo meritati tutti. Nessuno può dire di essere rimasto fuori da questa felicità dovuta alla permanenza in Serie C".
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