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Altri sport | 12 luglio 2019, 07:18

Medvedev, il russo classe 1996 ora vuol prendersi uno Slam

Nel corso degli ultimi mesi ha letteralmente stravolto la top 3 del ranking mondiale

Medvedev, il russo classe 1996 ora vuol prendersi uno Slam

Nel corso degli ultimi mesi ha letteralmente stravolto la top 3 del ranking mondiale e si sta affermando sempre di più come uno dei tennisti più forti sulla scena internazionale. Stiamo facendo riferimento a Daniil Medvedev, che pure gli appassionati di scommesse sportive sullo sport stanno cominciando a conoscere e a prendere in considerazione per i propri pronostici.

In tanti non si attendevano un exploit simile, eppure quanto successo all’edizione 2021 degli Australian Open spiega alla perfezione come il talento del tennista russo stia emergendo in tutta la sua bellezza. Classe 1996, Medvedev ha ormai raggiunto lo status di uno dei migliori tennisti al mondo.

La crescita di Medvedev spiegata dal suo coach Cervara

È stato il suo allenatore, Gilles Cervara, a spiegare in un’intervista sul blog sportivo L’insider, il percorso che è stato fatto dal russo per raggiungere questi livelli nel circuito ATP. Uno sviluppo evidentemente a partire dall’edizione 2020 degli US Open, in cui ha raggiunto il traguardo delle semifinali, per poi alzare le mani al cielo nel Master 1000 di Parigi e all’ATP Finals di Londra, in cui ha lasciato di stucco campioni come Nadal, Djokovic e Thiam.

Si tratta di un risultato che, però, non può stupire non solamente i più attenti osservatori, ma anche il suo allenatore Gilles Cervara, che ha candidamente ammesso come il sogno di entrare nella Top 3 del ranking mondiale non è più tale. Ormai, infatti, è realtà e l’atleta russo dovrà lavorare ancora più duramente per cercare di mantenere tale posizione.

Come ha ben messo in evidenza Cervara, serve applicare il corretto approccio dal punto di vista mentale, cercando di dimostrare una crescita soprattutto a livello di maturità, partita dopo partita. In effetti a Medvedev manca pochissimo per fare il grande passo, ovvero coronare il suo più grande sogno e provare a vincere un torneo del Grande Slam.

Per il momento, infatti, ci è andato vicinissimo, perdendo solamente in finale contro Rafa Nadal agli Us Open del 2019, così come in finale, sempre agli Us Open, nel 2020 contro Novak Djokovic. È chiaro che, però, l’età è un fattore che pende inevitabilmente a vantaggio del tennista di origini russe. Insomma, basta fare un altro step e poi Medvedev sarà davvero pronto per giocarsi la vittoria di un grande Slam, anche se Cervara evidenzia come debba fare qualche miglioramento in vari dettaglio del proprio modo di giocare.

La crescita in termini di maturità mentale

Uno degli aspetti che ha più stupito della crescita di Medvedev è stata senz’altro la rinnovata attitudine mentale. Il tennista russo, infatti, pare davvero avere fatto un gran numero di passi in avanti, anche grazie al fatto di seguire degli allenamenti molto particolari.

Un lavoro, lontano dalle gare, che viene fatto soprattutto sulla testa dell’atleta e senza il quale Medvedev non sarebbe in grado di primeggiare a questi livelli. Poco importa se, nel corso della sua carriera, sia stato ribattezzato più di una volta dai suoi avversari con l’etichetta di “noioso”. In realtà, infatti, una delle peculiarità dell’atleta russo è quella proprio di non lasciare che il suo avversario lo possa condizionare in alcun modo.

Un pregio che è stato messo in evidenza anche da parte del coach Cervara, che sottolinea come Medvedev, fin da quando mette piede in campo, è molto attento nell’osservare l’avversario alla ricerca di potenziali punti deboli su cui colpire. I suoi punti di forza? La grande attenzione nei dettagli, anche se deve ancora fare dei passi in avanti per quanto riguarda la presenza a rete e le voleé.



Richy Garino

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