La vittoria sull'Imperiese e i tre gol realizzati sono stati il miglior modo di ricordare all'interno del rettangolo verde la figura e il volto di Sergio Zenari da parte della Baia Alassio.
La società giallonera ha però voluto celebrare uno degli storici riferimenti del calcio alassino anche prima della partita, insieme alla sua famiglia, con una targa commemorativa che verrà installata in maniera permanente all'interno dello stadio Ferrando.
La nota del club
Prima del fischio d’inizio, ci raccogliamo per onorare la memoria di Sergio Zenari, una figura emblematica del calcio alassino.
Nato il 19 luglio 1939 a Lugo di Vicenza, Sergio ha iniziato la sua carriera calcistica nel Marzotto Valdagno, dove ha esordito in Serie B. Successivamente, ha difeso i pali del Savona in Serie C, prima di approdare all'Alassio F.C. negli anni '60. Con le Vespe, ha disputato stagioni memorabili, contribuendo al raggiungimento della Serie D e affrontando campionati di alto livello. Nella stagione 1965-66, ad esempio, l'Alassio si è classificato all'ottavo posto, con Sergio come baluardo tra i pali.
Conclusa la carriera da calciatore, Sergio ha intrapreso il ruolo di allenatore, dedicandosi con passione alla formazione dei giovani talenti locali. È stato un pioniere nel dare fiducia ai ragazzi, facendoli esordire in prima squadra in tempi in cui l'età non garantiva automaticamente opportunità sul campo. Il suo impegno come educatore ha lasciato un segno indelebile nella comunità sportiva alassina.
Parallelamente, Sergio ha servito la comunità come membro della polizia municipale, dimostrando lo stesso spirito di dedizione che lo caratterizzava sul campo da gioco.
Per onorare la sua memoria, la Baia Alassio Auxilium ha deciso di installare una targa commemorativa presso lo stadio Ferrando, affinché il ricordo di Sergio Zenari rimanga vivo nelle future generazioni di sportivi.
A nome della società, dei dirigenti, dello staff tecnico, dei giocatori e di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo, esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia.
Ciao Sergio, il tuo esempio continuerà a ispirarci.














