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Altri sport | 22 dicembre 2025, 17:17

Sentieri e mountain bike, in Liguria svolta per l'outdoor: via libera a consorzi e tesserini per la gestione dei trail

Approvato l'emendamento alla legge regionale REL, risvolti attesi nel Finalese. Il Consorzio FOR: "Recepita la nostra esperienza". Berlangieri: "Passo avanti per gestione e regolamentazione"

Sentieri e mountain bike, in Liguria svolta per l'outdoor: via libera a consorzi e tesserini per la gestione dei trail

Comuni e associazioni operanti sul territorio ligure potranno riunirsi in consorzi e rilasciare un tesserino a pagamento, sul modello di quello per la raccolta dei funghi, per gestire i sentieri per mountain bike.

E' una svolta che ha il sapore dello storico quella a cui potrebbe portare la recente approvazione unanime del Consiglio regionale ad un emendamento alla Legge Regionale 24/2009, ossia la legge che istituisce e regola la Rete Escursionistica della Liguria (REL) definendo le modalità per tutela, valorizzazione, catalogazione e promozione dei sentieri. 

La norma prevede anzitutto la possibilità di un'unione tra realtà anche pubbliche in forma consortile per gestire, promuovere ed effettuare la manutenzione dei percorsi ad uso esclusivo delle mountain bike. Da qui la possibilità di prevedere un tesserino annuale dedicato all'attività di biking, ad esclusione di residenti ed escursionisti a piedi, coi quali ricavare risorse da destinare al 50% alla manutenzione e promozione dei tracciati, mentre la quota restante coprirà i costi di gestione, la salvaguardia boschiva e la viabilità di risalita assegnando anche una quota parte ai Comuni proporzionalmente all'estensione della rete sentieristica che li attraversa.

Obbiettivo principale è quello di risolvere la carenza di risorse per la tutela ambientale in territori ad alta pressione turistica. Come il Finalese. E' lì che da anni opera il Consorzio FOR (Finale Outdoor Region) che coinvolge i privati e che ha accolto positivamente la misura. "Si tratta di un traguardo storico che rappresenta anche il riconoscimento di un percorso di lungo periodo: il risultato, almeno in parte, è frutto del costante lavoro di sensibilizzazione e confronto che il Consorzio ha portato avanti negli anni nei confronti delle Amministrazioni Pubbliche, a tutti i livelli istituzionali" spiegano dal FOR in una nota, ricordando quanto svolto fin dal 2019.

FOR sottolinea come la nuova legge renda strutturale il principio della raccolta fondi dall'utenza, un modello già sperimentato con successo attraverso la FOR YOU CARD per garantire la sostenibilità economica della rete sentieristica. Secondo il Consorzio, questa scelta rappresenta una "definitiva presa di coscienza da parte di Regione Liguria di come il prodotto turistico Outdoor possa trasformare e arricchire l’economia turistica regionale"

Una prospettiva condivisa anche dal sindaco di Finale Ligure, Angelo Berlangieri: "E' una delle fondamenta su cui si è lavorato per fare in modo che questo turismo outdoor possa diventare una realtà consolidata, autorizzata e senza situazioni di precarietà sotto diversi aspetti, cercando di stabilire quelle che sono le 'regole del gioco' - ha commentato - Stiamo lavorando coi Comuni dell'entroterra appartenenti al GAL e quelli costieri che in esso non rientrano per regolarizzare la fruizione dei percorsi. La regolamentazione dev'essere pubblica così come la progettualità d'infrastrutturazione, mentre la parte di gestione che necessita di risorse, va gestita con una partnership tra pubblico e privato. Ringraziamo la Regione per la sensibilità dimostrata e per averci dato ascolto e aver approvato ora questo emendamento che rappresenta un passo avanti nella direzione emersa guardando all'esperienza e alle esigenze del territorio".

Per il futuro, la sfida principale riguarderà l'efficienza della gestione operativa. Il Consorzio FOR spiega che "la sfida sarà quella di costruire una struttura che possa muoversi rispettando anche i ritmi, la velocità e l’evoluzione del mercato e dell’utenza".

L'organizzazione rivendica inoltre il ruolo centrale delle realtà locali nella fase di attuazione, ricordando che "il know-how necessario per sviluppare e gestire questo modello esiste già ed è profondamente radicato nei territori, grazie al lavoro di chi, da anni, opera quotidianamente per rendere l’outdoor ligure un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale e internazionale".

Redazione

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