Lo sport sa regalare delle storie meravigliose, quella di Emanuele Ciangherotti può essere tranquillamente considerata tale. Una storia meravigliosa con tutti gli ingredienti della favola: l’eroe, l’imprevisto, la reazione e, soprattutto, il lieto fine. Si dice che la vita ponga delle prove dure da superare solo alle persone che realmente hanno le capacità per poterlo fare. Emanuele ha dimostrato di avere queste capacità e oggi ha più di un motivo per festeggiare.
Emanuele, ieri per te è stata una giornata speciale.
“E’ stata una giornata davvero speciale. Dopo ciò che ho passato, un paio di mesi fa ho colto l'invito di mister Saccone e in poco tempo mi sono trovato a far parte di un gruppo eccezionale. Mai avrei pensato di diventare tesserabile in così poco tempo e di giocare di nuovo novanta minuti”.
Ti va di raccontarci la tua storia?
“Due anni fa mi riscontrarono un cancro che fu subito operabile. A giugno di quest'anno, le analisi di routine mostravano una ricaduta non operabile e sono rientrato nell'incubo. A quel punto sono cominciati i mesi più difficili della mia vita dove ho dovuto affrontare la temuta chemioterapia, terminata ad agosto. Fortunatamente ad ottobre l'esito delle analisi è stato positivo. Grazie alla mia famiglia, alla mia fidanzata, agli amici e di certo anche alla squadra sto riuscendo, giorno dopo giorno, a dimenticare questa brutta storia”.
Parlando di calcio, dopo la vittoria di ieri il Borgio può guardare al futuro con ottimismo.
“ Su questo la penso come mister Saccone: Alassio a parte, noi ce la possiamo giocare con tutti. Abbiamo tanti giovani e forse questo ci fa mancare un po’ di esperienza, ma abbiamo qualità e penso che, soprattutto in casa, contro di noi non sarà facile per nessuno. Inoltre, il gruppo che abbiamo creato può essere il valore aggiunto”.
In conclusione, ti va di mandare un messaggio a chi sta vivendo una situazione simile alla tua? La tua storia a lieto fine può essere d'aiuto a molti.
“Una cosa che devo assolutamente dire è che, in situazioni così, non bisogna mai vergognarsi di cercare e chiedere aiuto. Io ho trovato la forza nella mia famiglia, negli affetti e anche ricominciare a giocare col Borgio mi ha dato una grande carica. Perché da soli, nella vita come in campo, non si vince nulla.”














