Calcio, Legino. Morielli difende i colori verdeblu: "Troppe accuse nei nostri confronti"

Continua a tenere banco il botta e risposta tra il Legino e il Borzoli dopo il burrascoso incontro di domenica scorsa. Anche Riccardo Morielli, centrocampista dei verdeblu di Tobia ha voluto esprimere il proprio punto di vista dopo le accuse arrivate dal club genovese:

"Noto con piacere che la presidentessa del Borzoli e i dirigenti parlano di atti di violenza gratuita da parte di un nostro tesserato avvenuto dal recinto di gioco. L'esimia omette un piccolo quanto fondamentale particolare: l'atto di violenza gratuita che esula e oltrepassa il limite del rischio consentito a livello di giustizia ordinaria che tanto invoca la presidentessa di cui sopra, è stato commesso in primis da un giocatore del Borzoli a gioco fermo, rifilando un pugno al volto a Giannone, senza alcuna motivazione. Atto che è stato preceduto da un intervento oltre il limite sanzionato con l'espulsione dal direttore di gara.

Prima di condannare e muovere accuse a caso, si prega di vagliare la disamina degli eventi a 360 gradi. Sinceramente come società ci sentiamo sempre tirati in mezzo ed è ora di finirla di lanciare accuse e aumentare la tensione nei nostri confronti senza prima verificare il tutto. Ciò comporta anche conseguenze a livello di direzioni di gara perché la nomea che circola fa sì che le terne vengano già quantomeno prevenute su alcune decisioni".