Calcio. La manita del Val Lerone nella notte magica di “Paci”: “È stata una serata perfetta”

“Notte di sogni di coppe e di campioni…“. Per raccontare la notte magica di Giampaolo Gambino, detto “Paci”, si potrebbe iniziare con queste parole tratte da una famosissima canzone di Antonello Venditti. Ebbene  sì, perché la notte di Coppa Liguria per il Val Lerone si può tranquillamente definire da sogno: un secco 5-0 rifilato alla Carcarese Calcio ha infatti ribaltato lo 0-1 patito in Val Bormida, consegnando così  la qualificazione alla squadra della presidente Rita Valle. Ed i campioni? Dopo una vittoria del genere se ne potrebbero trovare diversi, ma in questo caso le luci della ribalta sono tutte per “Paci” che all’età di quarantasette anni si è regalato una serata da ricordare, anche grazie al suo gol giunto nei minuti finali:

“È stata una serata perfetta – ha dichiarato l’esperto giocatore– abbiamo giocato in maniera perfetta e alla fine c’è stata pure la ciliegina del mio gol al novantesimo. Una rete che, oltretutto, è arrivata contro una squadra che nel suo girone è seconda in classifica: perciò assume ulteriore importanza”.

“La mia età? Mi sento come se avessi vent’anni, ma ne ho quarantasette – ha aggiunto l’ex giocatore dell’Arenzano, che ha militato anche nelle giovanili del Genoa – nonostante ciò, non ho ancora intenzione di smettere: ogni gol che faccio vale una stagione in più per cui almeno fino all’anno prossimo continuerò a giocare (risata). Dico sempre che se avessi dieci vite avrei smesso magari quindici anni fa, ma siccome ne ho una sola perché smettere? Finché mi diverto…”

Infine, un pensiero per i compagni di squadra e per Stefano Granone: “La classifica del campionato esprime la forza del nostro gruppo composto da persone eccezionali (il Val Lerone è attualmente in piena zona Play Off nel Girone C di Seconda Categoria, ndr), uno dei migliori che abbia vissuto nella mia lunga carriera. Sia agli allenamenti che alle partite – ha concluso Gambino - l’atmosfera è sempre positiva ed il merito è tutto di Stefano Granone: è lui che, dopo avermi avuto come compagno di squadra, mi ha convinto a riprendere a giocare”.