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Calcio | 25 novembre 2020, 15:22

Ora è ufficiale. Il vincolo sportivo sarà abolito, tante novità anche sul fronte giuslavoristico. Ecco tutti i punti salienti annunciati nella nuova riforma dello sport

Il ministro Spadafora non esclude la ripresa dell'attività dilettantistico - amatoriale a gennaio. Introdotto anche l'obbligo del professionismo femminile

Ora è ufficiale. Il vincolo sportivo sarà abolito, tante novità anche sul fronte giuslavoristico. Ecco tutti i punti salienti annunciati nella nuova riforma dello sport

E' un passaggio radicale e importante quello che ha annunciato il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, nel corso della conferenza stampa di presentazione della riforma che entrerà in vigore a partire dal primo settembre 2021.

La notizia che ha scosso il mondo dello sport è l'abolizione del vincolo sportivo, che legava i giocatori (fino ai 25 anni di età) al club in cui erano tesserati.

Nel caso un giocatore dovesse arrivare a militare in un club professionistico, le società in cui ha precedentemente svolto attività giovanile riceveranno un premio economico, senza però avere più il "controllo" sul tesseramento del ragazzo.

"Il vincolo sarà presente ancora nella prossima stagione, ma da quella seguente verrà eliminato. Abbiamo optato per questa scelta - ha sottolineato Spadafora - per facilitare le società in questo passaggio".

Inoltre, dopo i 12 anni, i giocatori dovranno formalizzare il proprio assenso prima di un nuovo tesseramento. Sul fronte dei minori non italiani, verrà invece disciplinato il tesseramento per coloro che sono regolarmente residenti nel nostro Paese dal decimo anno di età.

Ma questo è solo uno dei passaggi che riguardano la riforma. Ad esempio verrà riconosciuto il ruolo dei lavoratori sportivi, anche i Co.co.co i quali dovranno essere iscritti al fondo gestione sportivi dell'Inps.

Un carico contributivo non indifferente per le società, che verrà però assorbito dai fondi stanziati nella legge di stabilità, con 100 milioni di euro, per la stagione 2021-22. Il ministro non ha escluso che le risorse possano essere prolungate anche nel 2023.

Per chi ha nel calcio una seconda fonte di reddito (i secondolavoristi) l'aliquota contributiva cala al 10%, mentre chi pratica lavoro amatoriale o a livello di volontariato, la no tax area è estesa a diecimila euro, con la parte relativa ai rimborsi spesa inserite nei cosifdetti "redditi diversi", esentati dal versamento dei contributi.

Tutti provvedimenti, secondo il ministro, atti a favorire l'emersione del lavoro nero.

Saranno istituiti anche i contratti di apprendistato, con la possibilità per società e asd di favorire l'inserimento di figure giovani, anche in alternanza scuola lavoro.

Via libera anche per l'introduzione del professionismo femminile che dovrà essere obbligatorio per tutte le federazioni. Anche in questo caso è stato erogato un fondo per favorire la transazione.

Per quanto concerne le nuove figure professionali, vengono ufficializzi il ruolo dell'istruttore qualificato, del chinesiologo di base, del chinesiologo sportivo e del manager dello sport. Spadafora ha sottolineato l'obbligatorietà del coordinamento di un istruttore qualificato per l'attività motoria o sportiva in genere, anche all'interno delle palestre.

Per tutti i ruoli sopracitati dovrà essere necessaria l'abilitazione tramite un corso base o l'ottenimento di un titolo di studio.

Una novità importante riguarderà anche le Asd e le Ssd che potranno svolgere attività commerciali secondarie, atte al sostentamento del club, con la distribuzione di parte dei dividendi finalizzati all'attività sportiva.

In merito alle strutture, vi saranno semplificazioni normative atte all'ammodernamento, alla manutenzione degli impianti e alla costruzione di immobili funzionali alle società, nel rispetto dei piani urbanistici comunali.

Infine, gli atleti paralimpici potranno essere inseriti nei gruppi sportivi militari e nei corpi civili dello stato.

Norme mirate sono state emanate anche per il ruolo dell'agente sportivo, per la tutela degli animali (su tutti gli equini che partecipano a manifestazioni sportive), per le attività sciistiche invernali e per il contrasto alla violenza di genere.

"Sappiamo bene che la riforma non sarà di poco conto - ha commentato il ministro - ma abbiamo messo in moto tutti quei meccanismi atti a sostenere il mondo dello sport in questa transizione. Sappiamo che i lavoratori del mondo sportivo e i gestori degli impianti stanno vivendo un momento difficile, ma quando il sistema ripartirà a regime avranno modo di poter toccare con mano gli effetti benefici di questi provvedimenti. La curva dei contagi sta migliorando, l'auspicio è che l'attività sportiva possa riprendere nel mese di gennaio".

Lorenzo Tortarolo

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